Gravidanza e genitorialità, come il benessere psicologico di mamma e papà influenza lo sviluppo del bambino e l’instaurarsi della relazione genitore-bambino: TRA RICERCA E INNOVAZIONE – Un’intervista Esclusiva

Come il benessere psicologico di mamma e papà, durante la gravidanza e nei primi anni di vita, influenza lo sviluppo del bambino? 

Che relazione c'è tra benessere psicologico dei genitori e relazione genitore-bambino?

Come possono la conoscenza e la comprensione di queste correlazioni essere d'aiuto per dare un supporto sempre più mirato ai genitori durante questo periodo delicato?

Scopriamolo insieme a SARAH NAZZARI, psicologa e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento dell’Università di Pavia

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Università di Pavia - Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento.  
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SARAH NAZZARI Psicologa e ricercatrice
Buongiorno e grazie per aver accettato di parlare con noi oggi. Potrebbe presentarsi brevemente e descrivere che cos'è Grow-App, l’app che avete sviluppato in collaborazione tra Università di Pavia e LifeCharger per accompagnare i futuri genitori?

Da diversi anni mi occupo di studiare in che modo il benessere psicologico di mamme e papà in gravidanza e dopo la nascita possa influenzare lo sviluppo del bambino e l’instaurarsi della relazione genitore-bambino nel corso dei primi mille giorni. Infatti, il periodo che va dal concepimento ai due anni di vita del bambino è una finestra temporale estremamente importante per la neuroplasticità del piccolo e il benessere genitoriale. Grow-APP nasce nell’ambito di un progetto di ricerca finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mira a costruire uno strumento digitale che possa affiancare le famiglie in un momento così speciale e delicato.

Mi sembrano tematiche di estrema attualità e un approccio altrettanto innovativo e interessante. Potrebbe spiegarci meglio quali sono gli obiettivi principali della sperimentazione in corso?

Il primo obiettivo è quello di mettere a punto un’app che ci consenta innanzitutto di raccogliere dati su come stanno da un punto di vista psicologico futuri mamme e papà; quindi di monitorare le traiettorie di sviluppo dei loro bambini nei primi due anni e come procede l’instaurarsi e il modificarsi delle relazioni all’interno del nuovo nucleo familiare in questa fase. Allo stesso tempo, l’app ci permette di condividere con i futuri genitori informazioni e contenuti psicoeducativi adatti alla fase di vita che stanno attraversando. Questo è un aspetto fondamentale del nostro progetto: infatti, l’idea è che Grow-App possa pian piano crescere grazie all’esperienza acquisita nel corso della sperimentazione e diventare uno strumento in grado di fornire alle famiglie un supporto sempre più tempestivo e individualizzato sui bisogni e le caratteristiche specifiche di ogni bambino e genitore.

Mi sembra un approccio molto completo. Potrebbe spiegarci meglio cosa fa nella pratica Grow-App all’interno della sperimentazione?

Mamme e papà in dolce attesa che decidono di prendere parte alla sperimentazione avranno la possibilità di scaricare gratuitamente la app sul proprio smartphone tramite i comuni store (Google Play, Apple Store), registrarsi e compilare un profilo iniziale. A cadenza periodica, compileranno una serie di questionari riguardanti aspetti dello sviluppo del proprio bambino, del proprio stato psicofisico, delle abitudini e delle attività quotidiane; riceveranno così in maniera personalizzata e sistematica dei feedback, delle informazioni e dei contenuti psicoeducativi. Infine, i genitori avranno modo di accedere ad incontri con professionisti esperti di salute genitoriale e infantile: si tratta dei colleghi del Laboratorio di Psicobiologia dello Sviluppo, coordinato presso Università di Pavia e IRCCS Fondazione Mondino dal prof. Livio Provenzi, che cureranno i contenuti dell’app e incontreranno in videoconferenza i genitori in appuntamenti dedicati.

Sembrerebbe un'opportunità preziosa per i futuri genitori. Quali sono le prospettive future?

I dati di ricerca sono sempre più chiari e inequivocabili rispetto al fatto che l’ambiente fisico, psicologico e sociale in cui il bambino si trova a crescere nei primi mille giorni possa lasciare un’impronta nella biologia del bambino e influenzarne le traiettorie di sviluppo futuro. In questo senso, se vogliamo prenderci cura dei nostri bambini, non possiamo prescindere dal prenderci cura dei loro genitori.

Grow-App ha l’ambizione di divenire uno strumento agile che, a partire da evidenze scientifiche e dall’esperienza di professionisti del settore, possa accompagnare e supportare i genitori sfruttando i dispositivi mobili che portiamo ormai sempre con noi.

In senso più ampio, ci piace pensare che Grow-App possa contribuire alla diffusione di una cultura della genitorialità intesa non tanto come un insieme di competenze, ma come un “luogo” di sviluppo e significati di cui prendersi cura

Grazie ancora per aver condiviso il vostro prezioso lavoro con noi oggi. Sono sicuro che i nostri lettori troveranno queste informazioni estremamente utili e interessanti. Auguriamo a voi e al vostro percorso di accompagnamento un grande successo nel futuro.