Tra gaming therapy e Virtual Coaching
Giovedì 18 marzo nell’abito della Milano Digital Week abbiamo coordinato l’incontro “Trasformazione digitale della riabilitazione a domicilio”.
I relatori sono stati:

Il nostro intervento nostro intervento si è soffermato sulle caratteristiche che deve avere una piattaforma di Virtual Coach per essere efficace sia dal punto di vista del paziente che dell’utente professionale medico o più in generale professionista sanitario sanitario.

Nella gestione dell’alleanza medico-paziente lo strumento Virtual Coach serve a:
- aiutare il paziente ad accrescere il suo livello di aderenza alle terapie
- raccogliere dati e condividerli con chi si prende cura del paziente
- aiutare a sviluppare una capacità di automonitoraggio, una capacità di attenzione alla propria saluti

Visto dal punto di vista del paziente il Virtual Coach
- supporta la gestione di un piano terapeutico
- deve essere facile: è il VC al servizio del paziente e non viceversa
- il paziente deve avere visibilità sull’utilità di quanto sta facendo con il supporto del VC
- deve favorire lo scambio di informazioni con tutte le persone coinvolte con la cura del paziente

Dal punto di vista del medico
- deve consentire il telemonitoraggio del paziente nelle modalità più adeguate
- deve essere modulare in funzione delle necessità del paziente (non tutti necessitano h24)
- le attività fatte dai professionisti sanitari devono essere identificabili e rendicontabili.
- I dati acquisiti, i referti prodotti devo essere integrati con i sistemi informativi degli ospedali

La sperimentazione all’interno del Progetto Re-Hub-ILITY ci permette di sperimentare tutte le componenti della nostra piattaforma di Virtual Coaching lato paziente, care giver, professionisti sanitari.
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